La storia del principe Emilio e di Key Fluent: la vittoria contro la balbuzie!
La Balbuzie con le sue astuzie, imprigionò il principe in una torre senza finestre, solo una porta senza la chiave. Il suo gridare con parole confuse, attirò key Fluent che guardò la porta chiusa con determinazione, aveva sentito tante storie della balbuzie e sapeva che doveva essere molto astuta per sconfiggerla.
Key aprì la porta e trovò la balbuzie seduta su una sedia che la guardò con uno sguardo di sfida
La battaglia fu combattuta senza esclusione di colpi, si alternavano momenti di conquista a volte di una a volte dell ’altra, ma il vincitore doveva essere solo uno.
La balbuzie dopo aver provato infinite volte le sue astute armi, si rese conto di non poter vincere, e come un atleta in una gara, era partita forte, ma alla fine si rese conto di essere perdente, a capo chino si arrese lasciando sul campo di battaglia, frustrazione, paura, disistima, e tante parole monche confuse e tremanti, liberando così il principe, che per gratitudine diventò il suo paladino.
E così, grazie alla forza e alla determinazione del principe e alla magia di Key-fluent, la balbuzie non ebbe più alcun potere su di lui e il principe divenne il paladino di tutti coloro che soffrivano di balbuzie.
La storia del principe e di Key-fluent è diventata un simbolo di speranza e di libertà per coloro che lottano con la balbuzie, a lui si sono aggiunti altri che senza sosta, in gruppo e in autonomia lavorano cercando di liberare altri, testimoniando la liberazione dalla torre del silenzio!
Le parole di Raffaele Emilio (il principe), nei ringraziamenti della sua tesi (dop0 aver sconfitto - insieme a Key Fluent - la Balbuzie).
Ad Agnese, la mia logopedista.
Con te ho imparato a vedere la vita con occhi diversi, ad affrontarla in modo più positivo, più sereno, più deciso, e a viverla nella sua pienezza; ad amare parti di me che mai avrei pensato di amare; a rendere innocue e a cancellare situazioni che mi accompagnavano da anni. Sei stata fonte di energia e di buon umore.
Ricorderò sempre i tuoi consigli e ricorderò i momenti in cui, dopo aver parlato con te e dopo esser uscito dal tuo studio, camminavo per Salerno con passo leggero, a testa alta, e con le speranze più forti che mai.
Nella Vita non bisogna negarsi niente ed è fondamentale sentire le emozioni in tutte le loro sfumature; e non provare determinate sensazioni non è per niente un problema.
Quanto viene sottovalutato il parlare correttamente? Dare il giusto tempo alle parole, alle frasi, ad ogni sillaba, e sentire che la scansione di ogni momento è diventata parte di me: è come se avesse portato calma, dolcezza e ordine anche nella mia mente e nella mia vita; e non è un ordine rigido, così come era un tempo, bensì morbido, equilibrato.
Non esiste cosa più bella che esprimersi e farlo nel modo giusto, naturale; e se a volte un suono non esce come dovrebbe, non lo detesto, non mi detesto, perché so come rimediare. Averlo appreso mi ha fatto avvicinare ancora di più agli altri e al Mondo: ora più che mai voglio farne parte.
È sparita la paura di aprir bocca; "e se balbetto?" non è più una mia preoccupazione ogni volta che devo fare o dire qualcosa in determinate situazioni. Dopo essergli diventato amico, il piccolo omuncolo si è rivelato diverso da quel mostro che un tempo avevo immaginato che fosse.
Il linguaggio influenza ogni aspetto della nostra vita: saperlo gestire, ovvero lasciarlo scorrere in maniera naturale, porta ad una vera e propria rivoluzione totale di noi stessi.
C’è stato un momento in cui comunicare era diventato una preoccupazione continua e spesso facevo parlare gli altri al posto mio; adesso comunicare è una delle cose che amo di più al mondo: ogni conversazione è un piccolo mondo in cui si dà e si riceve, in cui ci si esprime e ci si ascolta, in cui ci si regala qualcosa attraverso le parole; ora, per me, ogni conversazione è anche un’occasione in cui mi diverto a mettere in atto tutto ciò che so e in cui posso mostrare a me stesso le mie capacità.
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